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Prāṇāyāma प्राणायाम, la scienza e la pratica del respiro

Quando la respirazione diventa un atto consapevole, sentiamo l'aria fresca fluire tra le narici e diffondersi nel corpo, per poi uscirne lentamente tiepida. L'ossigeno entra in circolo nel nostro sistema nutrendo le cellule, rigenerando tutto l'organismo.





foto di Alice Vacondio



ETIMOLOGIA:


प्राणायाम in sanscrito.

"Lunghezza, espansione, controllo", Ayama, del soffio vitale, Prana, mediante un insieme di tecniche respiratorie.


Controlla il tuo respiro e, controllerai la tua mente.

Secondo gli Yoga Sutra di Patanjali, il pranayama è il quarto stadio degli otto Anga dello Yoga, preceduto dalla pratica delle asana, funge da tramite tra la materialità del corpo e la spiritualità della mente, in preparazione al quinto stadio, la meditazione profonda che conduce alla pace interiore più profonda, attraverso la ritrazione dei sensi.


Le Asana, sono posizioni disegnate per riequilibrare il corpo rendendolo agile e flessibile, alleviandone le tensioni fisiche. Quando eseguiamo un'asana correttamente, ci "respiriamo dentro" (e riusciamo anche a fare un bel sorriso) i muscoli del corpo si contraggono e allungano in modo sistematico, e aiutati dalla respirazione, rilasciano le tensioni, creando una sensazione di profondo rilassamento.


Durante la pratica del pranayama le funzioni vitali vengono ridotte al minimo, il corpo e la mente possono rilassarsi in quanto soggetti ad un carico di lavoro minore, ne consegue uno stato di pace mentale. Questo è sempre vero, escludendo alcune pratiche come Kapalabhati e Bhastrika.

Ricorda però che il Pranayama non porta a Manonasa, ovvero l'annientamento della mente. I Vritti sono calmati solo temporaneamente, se vuoi potenziare effetto calmante del pranayama sulla mente, dovresti praticare anche Dharana, il pensiero positivo, e Dhyana, la meditazione.


Secondo specifici studi effettuati da K.S. Joshi, dopo circa 20 minuti di pratica del pranayama unito a una meditazione tipo pranava-japa (ripetizione mentale della sillaba OM), il ritmo del polso rallenta, diminuisce la pressione del sangue e aumenta la resistenza della pelle all’elettricità (il che indicherebbe una condizione di pace mentale, attestata anche dal tracciato elettroencefalografico).



IL PRANAYAMA COME METODO PER ASSORBIRE E INDIRIZZARE L'ENERGIA VITALE NEL CORPO


Pranayama, nel linguaggio dello Yoga, significa il processo con cui comprendiamo il segreto del Prana e lo controlliamo.


Respirando correttamente forniamo al corpo il giusto livello d'ossigeno, collegandolo alla sua "batteria", il plesso solare, dove grazie alla pratica accumuliamo buone riserve di energia vitale, a cui attingere durante la giornata. Quando inseriamo la pratica del Pranayama nella nostra routine mattutina, il corpo si rafforza, elimina tossine, la mente è più lucida, e riesce a gestire meglio i ritmi frenetici della vita contemporanea e lo stress.


Oggigiorno, la maggior parte di noi ha dimenticato come respirare correttamente: l'inspiro è poco profondo e spesso con la bocca, si sollevano le spalle e si usa molto raramente, o quasi per nulla, il diaframma. Il risultato di queste cattive abitudini è che respirando in maniera errata si usa soltanto una frazione della capacità polmonare, di conseguenza il corpo non riceve abbastanza ossigeno, con il risultato di sentirsi affaticati, pigri, e nei casi peggiori persino depressi.


Hai mai osservato il tuo respiro quando sei arrabbiata, spaventata, o particolarmente agitata?


La respirazione risente subito di uno stato emotivo alterato: il respiro si blocca, diventa affannato e irregolare, e così anche la mente perde immediatamente di lucidità. Viceversa, quando siamo rilassati, abbiamo più focus, siamo più concentrati e la respirazione è più profonda, regolare e calma.



BENEFICI:

  • facilita l'eliminazione delle tossine

  • aiuta la digestione

  • equilibra il sistema ghiandolare, migliorando la circolazione linfatica

  • ottimizza l'azione filtrante dei reni

  • stimola la milza

  • tonifica il sistema nervoso

  • rinforza il sistema immunitario

  • agisce positivamente sulla memoria e sulla concentrazione

  • libera da pensieri negativi, attaccamento e dalla paura che immobilizza l'intento

  • purifica le nadi


Tra gli effetti positivi del Pranayama notiamo, in particolare che:


  • potenzia la capacità inspiratoria dei polmoni, migliorando l’assorbimento di ossigeno grazie alla dilatazione degli alveoli polmonari e all'aumento della pressione intra-polmonare.

  • favorisce la circolazione del sangue in ogni parte dei polmoni, anche negli apici polmonari, che vengono scarsamente interessati dalla respirazione ordinaria.

  • modifica la pressione nella cavità toracica e addominale, favorendo la circolazione del sangue in entrambe le cavità e sollecitando gli organi interni, che vengono alternativamente compressi e decompressi. Durante l’inspiro la pressione all’interno della cavità toracica è minore della pressione atmosferica, ma aumenta durante l’espiro (il contrario avviene nella cavità addominale, a causa del movimento del diaframma): tali variazioni di pressione, presenti nella respirazione ordinaria, sono notevolmente accresciute grazie a questa tecnica.


ESERCIZIO PRATICO:


Pensa a quando mangi il tuo piatto preferito, non vuoi che finisca subito, così lo assapori con calma, senza fretta, masticando lentamente. Ora immagina di poter fare lo stesso con l'aria:


  • Inspirando, visualizza l'aria che entra dalle narici sotto forma di una luce bianca.

  • Accoglila, e senza cercare di trattenerla, visualizzala mentre si diffonde nel corpo nutrendoti con la sua energia.

  • Quando ne senti il bisogno, espira.


Ripeti lentamente, fino a quando visualizzerai il tuo corpo pieno di luce, e carico di energia.


Puoi praticare questo esercizio, la sera prima di addormentarti, prima della pratica della meditazione, o ogni volta che hai voglia di rilassarti.


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